Massimo Cecchini: Dall’entusiasmo alla “realpolitik”
Dall’entusiasmo alla “realpolitik”. Ovvero, come i padroni del calcio italiano – in tempi di lotta ad ogni forma di razzismo – hanno scoperto di non poter applicare regole autoprodotte perché i loro stadi risultano ingovernabili. La storia è nota. Sull’onda delle iniziative Uefa, ad agosto la Figc decideva di sanzionare duramente non solo i fenomeni di razzismo, ma anche quelli di “discriminazione territoriale”, definizione esistente nell’ordinamento dalla fine degli anni Ottanta. Non avevano però fatto i conti con gli ultrà,